MAPPING
DIASPORA
arte russa oltre confine
Il Centro per gli Studi sull’Arte Russa, dell’Asia Centrale e del Caucaso (CSAR) dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è lieto di presentare il progetto Mapping Diaspora: arte russa oltre confine. Questa iniziativa si propone come punto di incontro e piattaforma analitica per progetti artistici realizzati da individui che hanno lasciato la Russia a partire dal 24 febbraio 2022.
La questione centrale che guida questa indagine è:
in che modo l’esperienza della migrazione e dell’esilio influenza i linguaggi, i temi
e le pratiche degli artisti
e intellettuali
russi contemporanei?
La partenza di un numero significativo di intellettuali è strettamente legata a un profondo senso di solidarietà e compassione verso le popolazioni colpite dalle azioni militari russe. Questa diaspora riflette non solo considerazioni personali ed etiche, ma segnala anche l’emergere di nuove traiettorie artistiche e intellettuali al di fuori dei confini nazionali.
Mapping Diaspora: arte russa oltre confine rappresenta un’iniziativa dedicata alla raccolta, alla connessione e alla riflessione critica sulle pratiche artistiche e sulle esperienze emergenti da una delle migrazioni intellettuali più significative del nostro tempo.
Il progetto si propone di “mappare” - in senso sia letterale sia concettuale - le esperienze, le creazioni e i processi ancora in corso che hanno caratterizzato gli ultimi anni, offrendo al contempo documentazione e strumenti di analisi.
Il lavoro è organizzato in quattro sezioni tematiche: “ART,” “conTEXTS,” “Dialogues” e “Events.”
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ART presenta opere e progetti realizzati attraverso media e linguaggi creativi differenti, mettendo in luce la pluralità di approcci all’arte contemporanea russa in diaspora.
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conTEXTS raccoglie saggi critici, riflessioni e analisi a cura di ricercatori, curatori, giornalisti e scrittori, fornendo interpretazioni multiple e sfaccettate del panorama artistico attuale.
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Dialogues offre una piattaforma in cui i partecipanti affrontano questioni urgenti riguardanti l’identità personale, il momento contemporaneo e le condizioni intellettuali ed emotive che influenzano oggi la loro pratica.
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Events offre informazioni su mostre, incontri e altre iniziative, sia organizzate dal progetto sia affini ai suoi temi e alle sue finalità.
Il progetto non intende stabilire una dicotomia tra coloro che hanno lasciato la Russia e chi vi è rimasto. Al contrario, pone l’accento sulla continuità e sulle interconnessioni all’interno di quello che un tempo era un campo culturale condiviso. Alla luce della crescente censura in Russia e della possibile reintroduzione di una sorta di “cortina di ferro,” le voci dissidenti della cultura russa rischiano di essere marginalizzate, sia nella ricerca accademica sia nel dibattito pubblico.
Pur riconoscendo che la migrazione forzata non è un’esperienza esclusivamente russa, il progetto colloca tale fenomeno all’interno di un contesto globale di spostamenti causati da guerra, repressione e ingiustizia sociale. L’obiettivo è favorire la collaborazione con artisti e ricercatori in esilio provenienti da diversi contesti geopolitici, facendo di Mapping Diaspora un punto di incontro per voci plurali e intersecanti.
Un team internazionale di specialisti contribuisce al progetto, costruendo congiuntamente nuove reti professionali, spazi di supporto e piattaforme per il dialogo interculturale.
CHI SIAMO?
Direzione scientifica
Comitato scientifico
Giuseppe Barbieri, Matteo Bertele, John Bowlt, Daria Bocharnikova, Erica Faccioli, Susanne Frank, Anna Frants, Denis Ioffe, Emil Kamalov, Nicoletta Misler, Alessandro Niero, Sergey Oushakine, Kevin Platt, Maria Rubins, Marco Sabbatini, Jeff Sahadeo, Vlad Strukov, Roman Utkin, Margarita Zavadskaya
Coordinatori scientifici
del progetto
Segreteria scientifica
Organizzatore

In collaborazione