Alekseij
KOVALČUK
La mia visione artistica è influenzata dalla grafica giapponese, dai manifesti sovietici e dalle opere di artisti dell'Art Nouveau come Toulouse Lautrec e Aubrey Beardsley. Le mie opere riflettono spesso contesti storici e culturali, riferimenti biblici e sfide contemporanee.
Negli ultimi due anni mi sono concentrato sulla creazione di illustrazioni di opposizione/contro la guerra, esprimendo la mia posizione contro la guerra in Ucraina. Avendo assistito a questa tragedia, credo nel potere dell'arte come strumento di protesta e cambiamento nella società.
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Ucraina
Film "Nich" e "Kiev"
Dopo il 24.02.22 mi sono ritrovato nell'epicentro degli eventi, nella capitale di un Paese dilaniato dalla guerra, ad ascoltare il lamento delle sirene e il rombo dell'artiglieria provenienti dalla periferia, che squarciavano il silenzio del coprifuoco.
Poi ho capito che le illustrazioni non bastavano: per trasmettere l'atmosfera della guerra, con i suoi ricci anticarro, le case distrutte e le strade deserte, era necessario catturare tutto questo in un video.
Il primo film che ho girato è stato "Kiev". Le riprese si sono svolte nel caldo di aprile, quando tutto intorno era in fiore,
e sembrava che la guerra sarebbe finita presto. Il film era diviso
in due parti: dopo aver mostrato le scene difficili della città estinta, nel finale l'eroe si ritrova in un periodo soleggiato e pacifico.
Un anno dopo, l'ottimismo e la speranza che un giorno sarebbe finita svanirono. La guerra divenne parte integrante della vita, una notizia costante, come se fosse sempre esistita.
Fu in quel momento che mi venne l'idea di fare un film su un uomo disperso in quella guerra.